La lastra Grecolina in ecotres® è ideale per le piccole coperture, come verande e gazebo, per coperture agricole e allevamenti, per realizzare recinzioni agricole o di cantieri.
Ecologica: Grecolina è prodotta in ecotres®, materiale termoplastico stratificato, in parte proveniente da riciclo e a fine vita riciclabile al 100%
Durevole: Test di laboratorio hanno confermato l’estrema longevità delle lastre Grecolina, sulle quali Tecno Imac fornisce una garanzia di 10 anni (*)
Isolante termo-acustico: Le proprietà dei materiali termoplastici utilizzati permettono di raggiungere notevoli caratteristiche termoacustiche
Flessibile: La geometria e l’elasticità del materiale stesso permettono elevati gradi di curvatura delle lastre
Economica: Grecolina è una lastra dal rapporto qualità/prezzo praticamente insuperabile
Materiale
Grecolina è una lastra in HSP® – High Strength Polymer, materiale stratificato coestruso evoluzione del Polimglass® (per saperne di più): l’HSP è realizzato convogliando in un’unica testa di estrusione diversi tipi di materiali termoplastici preparati in tre differenti estrusori. Il risultato è una lamina unica, costituita da tre strati diversi, ognuno dei quali ha delle specifiche caratteristiche studiate per assolvere a determinate funzioni:
1-strato superiore: in PMMA (Metacrilato) colorato nella massa, per ottenere colori e finiture perfette e resistentissime ai raggi UV, agli agenti atmosferici e alle aggressioni chimiche ambientali di qualsiasi tipo.
2-strato centrale: miscela di diversi tecnopolimeri caricati con inerte micronizzato, per ottenere una bassa dilatazione termica, un buon comportamento acustico e resistenza a flessione.
3- strato inferiore: compound di termoplastici per ottenere la massima resistenza all’urto e alle aggressioni chimiche provenienti dal basso.
Il risultato di questa particolare combinazione di materiali termoplastici è una lastra di copertura stabile e resistente, applicabile in qualsiasi situazione ambientale, senza dover temere le aggressioni di vapori acidi di qualsiasi genere, sia industriali che agricoli, o le nebbie saline più aggressive.

Il montaggio delle lastre deve essere effettuato su travetti posti ad un interasse proporzionale ai carichi agenti ed alla pendenza della falda.
Appoggiare la prima lastra con il lato contrassegnato dalla stampigliatura rivolto verso l’esterno della copertura. Dopo averla allineata, fissarla sulla prima onda in corrispondenza della struttura di sostegno.
Attenzione: il foro sulla lastra deve essere di 10 mm, per stelo di vite da 6,5 mm, per permettere la normale dilatazione termica.
Effettuare quindi il secondo fissaggio in corrispondenza del travetto più a monte. Sormontare lateralmente la seconda lastra sulla prima e fissarla in basso, in corrispondenza del sormonto. Per mantenere l’allineamento dei fissaggi consigliamo di utilizzare un filo di riferimento fissato all’estremità del travetto.
Procedere nella stessa maniera con le lastre successive, fino all’ultima. Se necessario, l’ultima lastra dovrà essere adattata alla larghezza rifilandola con un disco abrasivo. A questo punto bisogna completare i fissaggi (almeno quattro fissaggi su ogni lastra per ogni travetto, su tutte le onde per il travetto di gronda).
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